Tutti a piedi, c’è l’Austerity

austerity_2Domenica 2 dicembre 1973, in seguito alla crisi petrolifera seguita alla guerra del Kippur dell’ottobre precedente, entra in vigore il divieto di circolare in automobile nei giorni festivi per risparmiare carburante. Il provvedimento, è varato dal governo Rumor assieme ad altri, il pacchetto Austerity, come la chiusura dei bar a mezzanotte e la buonanotte delle signorine buonasera della Rai anticipata alle 23. Nella prima domenica di austerità si risparmiano 50 milioni di litri di benzina. Alcuni mesi dopo viene permessa la circolazione una domenica alle targhe con cifra finale pari e quella successiva alle dispari. L’ingegno degli italiani diventa inesauribile anche in questa occasione: si affittano perfino le auto giuste a chi la domenica è appiedato. Il Consiglio dei ministri aumenta il prezzo della benzina super da 200 a 260 lire. Intanto sono installati centinaia di distributori automatici di benzina per le ore di chiusura: finora ne esistevano solo una ventina, nelle due principali città. Funzionavano con monete da 100 lire, da introdurre come gettoni telefonici. I nuovi impianti, invece, funzionano con banconote da 1000 e 5000 lire, più alla portata delle tasche. Esiste una reale esigenza perché, specialmente nelle grandi città, si comincia a circolare parecchio nelle ore notturne

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