Nello Rossati, regista e sceneggiatore italiano ha girato, scritto e prodotto indimenticabili B-Movie. Dopo aver cominciato come attore e regista teatrale, realizza il suo primo film nel 1971. S’intitola Bella di giorno, moglie di notte, una pruriginosa storia di una moglie, Eva Czemerys, che per arrotondare si prostituisce. Girato con pochi soldi ma con una discreta mano, il film ottiene un buon successo di pubblico, tanto che ne ripropone subito formula e protagonista (sempre la Czemerys) nel successivo La gatta in calore (1972), concedendo qualcosa in più al voyeurismo, anche grazie alla fotografia di Aristide Massaccesi, futuro campione del soft e hardcore italiano. Gira poi diversi film che già dai titoli cercano di solleticare la morbosità del pubblico: da Buona parte di Paolina (1973) a La nipote (1975) con la magnifica Orchidea De Santis, fino a L’infermiera (1976), che fa centro grazie al sex appeal di Ursula Andress. Va ricordato Io zombo, tu zombi, lei zomba (1979), con Renzo Montagnani e Nadia Cassini trasportati dalle commedie erotiche in una sgangherata farsa horror. La trama racconta la storia di un becchino e tre morti per incidente che, a causa di una formula voodoo letta su un foglio, diventano zombie. I quattro, per sfamarsi, hanno bisogno di carne umana. Fallito un agguato stradale, assumono la gestione del motel di uno di loro, con l’intenzione di mangiarsi i clienti, ma qualcosa va sempre storto per loro e dritto per gli ospiti. Film di budget bassissimo, tanto che lo stesso Renzo Montagnani, si lamenta in un’intervista pochi giorni prima dell’uscita: per contenere i costi interni ed esterni vengono registrati al Sylvan di Roma, modestissimo motel alle porte della città.
Oltre a “Io zombo…”, segnalato non solo per il titolo quanto meno ardito ma anche perché riesce a riunire un cast di attori assolutamente notevole per i tempi (oltre ai citati Montagnani e Cassini, c’erano Duilio Del Prete, Cochi Ponzoni, Gianfranco D’Angelo, Anna Mazzamauro e Tullio Solenghi), vale la pena ricordare anche Django 2 – Il grande ritorno (1987), da lui frimato come Ted Archer, con Franco Nero il quale, dopo più di vent’anni e quattro sequel con altri protagonisti, si riprende il personaggio che lo aveva lanciato. Nel 1995 Rossati ha un duro scontro con la Fininvest per dei tagli effettuati a La carne e il diavolo, miniserie dal lui scritta e diretta. In un’intervista, Rossati in una nota afferma che: «La miniserie è stata trasmessa arbitrariamente ridotta di più di quattro ore rispetto al montaggio originale, senza che alcuno si degnasse di chiedere il mio parere: di conseguenza non riconosco alcuna paternità all’incomprensibile paccottiglia messa in onda dalla rete Fininvest» E aggiunge: «Devo sottolineare come da parte della Fininvest si sia voluto lasciare questo prodotto in balìa di se stesso senza alcun lancio pubblicitario che lo presentasse adeguatamente al pubblico, dando spazio ad articoletti scandalistici nei quali si parlava di insistenti scene hard core e di presunte offese alla Chiesa. Ribadendo la mia estraneità alla serie così trasmessa, mi sento in dovere di scusarmi con i miei collaboratori, dagli attori all’ ultimo tecnico, e col pubblico». Chapeau!
Debbo dire che il Signore Rossati, e veramente stato un regista de teatro bravissimo, per uno che scribe le sue sceneggiature,poi le realiza come regista con i baget cosi bassi, a fato tanto, no dimentichiamo poi che a fato anche della scenza fizzione, western e anche per la tv dramatici scene girate con un pool de attori importanti no solo italiani ma anche americani, questo regista non ha abuto tanta fortuna nei media italiani perche era uno puro, honesto e d grande caratere, non dimentichiamo anche che uno dei filmi italiani piú venduti in quella época é stato giusto un suo filme girato tutto en la scentrica, calda e vergine Colombia, e giusto questo filme a stato venduto in tantissimi paesi, constituendose cosi en quel época el filme piú venduto d`Italia en quel anno.
Questo regista é morto un anno fa, a Roma la cittá che lo acolse per tanti anni.