Il Rex e l’orgoglio del Nastro Azzurro

A Genova, il primo agosto del 1931 – con 48 ore di ritardo per il cattivo tempo – davanti a oltre centomila persone la regina Elena, accompagnata dal marito re Vittorio Emanuele III,  battezza il Rex,  la più grande nave da crociera battente bandiera italiana, fino al varo della Costa Classica avvenuto nel 1991. Caratterizzato dai tipici fumaioli bassi a strisce rosse e verdi, come consuetudine della marina italiana negli anni Trenta, il Rex quando tocca l’acqua è  il terzo transatlantico al mondo per stazza, lungo 268,20 metri e largo 29,50 metri, con un’altezza di 37 metri; il motore eroga 136 mila cavalli tramite quattro gruppi di turbine che azionano quattro eliche di circa 5 metri di diametro. Per completare i lavori, tra questi gli splendidi arredi, occorre poco più di un anno. Finalmente, il 27 settembre del 1932  il Rex salpa da Genova, destinazione New York, per il suo viaggio inaugurale con a bordo 1872 passeggeri entusiasti, perché la nave è magnifica e sembra padrona del mare. Ma, appena al largo di Gibilterra, in sala macchine qualcosa non funziona per il verso giusto e il capitano decide di cambiare la rotta e  fermarsi e raggiungere il porto. Tra i passeggeri cominciano i mugugni e in molti decidono di scendere dalla nave e imbarcarsi sull’Europa, un transatlantico che sarebbe partito il giorno dopo, sempre con destinazione New York. Però, quando l’Europa ormeggia sulla banchina di New York  il Rex è arrivato da un paio di giorni, dimostrando di essere una nave velocissima. La conferma arriva un anno dopo, nell’agosto del 1933, quando in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti attraversa l’Atlantico a una velocità di crociera di 28,92 nodi strappando il Nastro Azzurro, che premia il record di attraversata dell’oceano, al transatlantico tedesco Bremen. A seguito dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dal 9 settembre 1939 il Rex  è requisito dalla marina e, sebbene vi fossero progetti per trasformarlo in una portaerei,  viene  impiegato solo come nave ospedale per il trasporto di feriti dal nord Africa all’Italia. L’8 settembre 1944 il Rex, ancorato nelle vicinanze di Trieste viene avvistato dai ricognitori della Royal Air Force e  bombardato con 123 razzi. La nave bruciò per quattro giorni prima di affondare.

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