La sera del 1° settembre 1980, alle 22,45, debutta, su Raitre, una nuova trasmissione: “Il Processo del lunedì” di Aldo Biscardi. Il conduttore è Enrico Ameri, “prima voce” della trasmissione radiofonica “Tutto il calcio minuto per minuto”, e Novella Calligaris. In regia c’è Aldo Biscardi, giornalista sportivo e ideatore della stessa trasmissione, una sorta di talk show che analizza gli avvenimenti sportivi della domenica grazie agli interventi di protagonisti, politici e opinionisti. Dopo aver alternato diversi conduttori, nel 1983 Biscardi decide di presentare lui la trasmissione. Nel 1993, quando lascia la Rai per andare a dirigere la testata giornalistica di Tele+, Biscardi si porta in dote la trasmissione che cambia nome: diventa il Processo di Biscardi e che resta tale negli anni successivi sino ad oggi, immutato nella formula, con “moviolone” e “schede d’accusa”, passando indenne per traslochi di rete (nel 1996 va a Telemontecarlo e, dieci anni dopo, a Italia 7 Gold) e scandali (nel maggio 2006 Biscardi è indagato nell’inchiesta di Calciopoli – posizione poi archiviata – e sospeso dall’Ordine dei giornalisti per le telefonate con Luciano Moggi che avevano come argomento la linea editoriale della trasmissione. È considerato l’ideologo della telerissa: con l’andare degli anni il Processo si trasforma in un’arena di dibattiti infuocati, con i partecipanti che urlano e sbraitano moderati dallo stesso Biscardi con frasi del tipo: «Non parlate tutti insieme, al massimo due o tre per volta».
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