Chissà cos’avrebbe detto Pietro Riva, nel lontano 1842, se avesse saputo che le sue barche, a cent’anni di distanza, sarebbero diventate uno status symbol amatissimo da re, miliardari e attrici. Probabilmente avrebbe sorriso incredulo, accarezzando con lo sguardo le rive del Lago d’Iseo. È proprio a Sarnico, sulla costa bergamasca del lago, che ha infatti inizio la storia della Riva, destinata ad affermarsi nel mondo come esempio perfetto di eleganza e gusto, nonché sinonimo dell’Italian Style.
Tutto merito di una famiglia che, di una passione, seppe fare un business. In particolare grazie a Carlo, pronipote di Pietro, che nell’Italia “della ricostruzione” riuscì a cogliere i nuovi bisogni di una società in continuo movimento, e sul mito dell’epoca, l’auto, costruì un alter ego pensato per l’acqua invece che per l’asfalto. Fu così che le imbarcazioni Riva, con il loro inconfondibile design, entrarono di diritto nel mondo del jet set internazionale, come simbolo indiscusso della dolce vita. L’attenzione per i dettagli, gli interni lussuosissimi e l’armonia nel gioco dei materiali fecero diventare i motoscafi costruiti sul lago un must internazionale, proprio nel periodo in cui, i primi anni Sessanta, in Italia nasceva il concetto di vacanze.
È anche il periodo che l’eleganza delle imbarcazioni Riva conquistò numerosi personaggi celebri che contribuirono a diffonderne il prestigio: Brigitte Bardot a Saint-Tropez col suo Florida, Re Hussein di Giordania, che ormeggiava a Santa Margherita Ligure il suo Super Aquarama, Anita Ekberg che acquistò un Tritone, Elisabeth Taylor e Richard Burton che usavano uno Junior come tender del loro yacht e poi ancora, lo Scià di Persia, Sophia Loren e Sean Connery. Tutti, politici e attori, vip internazionali e industriali, stregati dallo stile, dalla personalità e dall’eleganza made in Italy, semplicemente racchiusa in uno scafo di legno.
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