Nasce in sordina nel 1909 il primo Giro d’Italia tra le strade polverose, praticamente deserte e con biciclette che pesano decine di chili. Si parte da Milano, da piazzale Loreto, il 13 maggio, in piena notte: alle 2,53 si muovono i 127 corridori che devono percorrere 2448 chilometri. L’arrivo, dopo 8 tappe (con arrivi a Bologna, Chieti, Napoli, Roma, Firenze, Genova e Torino) è previsto sempre a Milano, in piazza Castello. Prima della partenza tutti i corridori sono fotografati in modo che non vi siano dubbi sulla loro identità all’arrivo; le notizie relative alla corsa vengono diffuse tramite dispacci telegrafici che l’organizzazione espone per informare le squadre e gli allenatori degli sportivi, nonché i tifosi interessati. La classifica generale, a quell’epoca a punti, vede trionfare Luigi Ganna (nella foto) che riceve 5.325 lire, quota destinata al vincitore da un montepremi totale di 25.000 lire. Si dice che, intervistato all’arrivo, il vincitore – alla domanda su cosa si prova ad aver vinto una gara così impegnativa e importante – abbia dichiarato: «Me brüsa tanto el cü».
Certo Carlitos, aspetto i tuoi contributi, non solo sugli anni Settanta, anche prima o dopo, vedi tu
ciao Luca
che bello questo sito, mi piace un casino questa “retrovisione”
magari se ho degli spunti di sport anni 70 (che tanto ti piacciono) ti giro qualcosa
sempre un piacere incontrarti!
carlo