Musica tra svolte e trasformismi/2

franco_battiato361Franco Battiato – Studioso di musica classica elettronica, incide i primi dischi negli anni Settanta per la Bla Bla, etichetta sperimentale. Fetus, Pollution, Sulle corde di Aries, Clic, tutti lavori complessi di musica d’avanguardia. Nel 1977, con l’album L’Egitto prima delle sabbie vince il premio Stockhausen quel miglior composizione al pianoforte. Poi, coadiuvato dal maestro di violino Giusto Pio e dal manager discografico Angelo Carrara, decide di approdare alla forma canzone. lavocedelpadronewt4Firma un contratto con la Emi e, nel 1979, incide L’era del cinghiale bianco, primo passo verso la “canzonetta”: l’album contiene brani abbastanza orecchiabili (la batteria è spudoratamente “in 4” e il basso è martellante) con testi in equilibrio tra ironia e poesia. L’anno dopo pubblica Patriots, con testi sempre densi di citazioni e riferimenti colti dove non mancano però toni polemici e di denuncia. Ma è nel 1981 che esplode il fenomeno Battiato: esce La Voce del Padrone (titolo giocato sul doppio senso legato al vecchio nome della sua casa discografica) un album che vende oltre un milione di copie e che crea il mito di un autore unico sulla scena nazionale. Battiato, che si presenta con un aspetto ascetico, magro, folta chioma nera riccioluta raccolta in un codino, questo successo sembra aspettarselo e non lo turba. Le radio trasmettono in continuazione Bandiera Bianca, Cuccuruccucù, Centro di gravità permanente, nei concerti la gente canta in coro «a Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi da più calorie» o «il morbo infuria/il pan ci manca/sul ponte sventola bandiera bianca» senza sapere che è una frase tratta da L’Ultima ora di Venezia del poeta rinascimentale Arnaldo Fusinato…. …ma a tutti va bene così.

1 Commento

  1. Arnaldo Fusinato non era rinascimentale, al massimo Risorgimentale. La poesia fu scritta quando l’Austria represse i moti del 1848.

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