Storia del movimento che ha sedotto il mondo
È durato poco più di tre anni, dal 1965 al 1968, ma ha condizionato un’intera generazione e può continuare a farlo. È il movimento hippie, che ha rifiutato la società capitalistica, gli status symbol e immaginato un mondo fondato sull’amore; non solo “peace&love”, ma anche rispetto per l’ambiente, intercultura, antimilitarismo, modelli di famiglia ribaltati, sessualità allargata, cura del corpo e dell’alimentazione. In scena nessuna operazione di memoria, ma un continuo rimbalzo sulle eredità culturali che il movimento ha lasciato, un dialogo tra ieri e oggi. Hippie, la rivoluzione mancata racconta – con letture, musiche, testimonianze e video originali – i sogni e le battaglie di un’epoca in cui lo stare insieme, “il collettivo”, avevano un senso politico concreto. Un’occasione per riflettere anche sui bisogni di oggi.
I Figli dei fiori non erano solo una moltitudine di giovani dediti all’amore libero e alle droghe, ma un movimento capace di scrutare tanto a fondo nell’anima dell’uomo quanto lontanissimo nel tempo.
Il reading pone anche l’accento sull’eredità: il movimento Hippie è finito, ma le sue idee no. In tre anni la Love Generation ha sedotto il pianeta, le loro battaglie hanno dato vita al pacifismo (loro lo slogan “fate l’amore, non la guerra”) e all’ambientalismo, e hanno cambiato la vita a un’intera generazione insegnando a essere più veri, a conoscere il mondo, a viaggiare anche dentro se stessi. Oggi per «sentirsi insieme» e comunicare i giovani dispongono di strumenti formidabili, negli anni Sessanta non esisteva internet, al suo posto c’era la musica rock: il messaggio universale di Peace & Love aveva come portavoce Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jefferson Airplane, Carlos Santana e altre rockstar. In Europa, e in Italia, il loro messaggio è arrivato quando negli Stati Uniti già si stava esaurendo ed è stato strumentalizzato dalla politica, distorto, in qualche modo tradito. Da noi s’è trasformato nel Sessantotto, ed è stata tutta un’altra cosa. Lo spettacolo vuole ridare dignità a un periodo sul quale c’è poca chiarezza, perché il dubbio che, almeno su certi fronti, avessero ragione loro, i Figli dei fiori, resta.
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