Il 12 dicembre 1969 un ordigno contenente sette chilogrammi di tritolo esplode alle 16,37, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano. Il bilancio delle vittime è di 16 morti e 87 feriti. Nei giorni successivi alla strage, solo a Milano, sono 84 le persone fermate tra anarchici, militanti di estrema sinistra e due appartenenti a formazioni di destra. Dal quel giorno l’Italia entra ufficialmente negli Anni di piombo, una fase storica che durerà per più di un decennio. Per la prima volta la gente muore non più per mano della mafia, di un rapinatore o della Polizia, ma per mano ‘ignota’. Il Sessantotto ha portato la gente in piazza, studenti e operai che manifestano per un ideale. Il ’69, ha portato le bombe.
È vero, la “corsa” è ripresa… …e – al momento – non vedo nessuno che la possa fermare
mi prendo la libertà di dire, che sembrano pure in corsa per ricominciare esattamente da dove si erano fermati. se di stop vogliamo parlare.